Si tratta probabilmente del più “centrale” dei trippai fiorentini, in un crocevia a metà strada fra il Duomo e Palazzo Vecchio, nella storica Via Cimatori.
Il chiosco, anche grazie alla sua posizione, è frequentatissimo da turisti, e l’offerta ovviamente ne risente. Sicuramente non si tratta di un purista delle frattaglie, ed ai classici panini del trippaio si aggiungono altre proposte come porchetta, salumi, piadine, ecc.
Non sono in grado di commentare la qualità di questa offerta aggiuntiva, che pur facendo bella mostra di sé sul banco, anzi proprio per questo, non mi ha mai ispirato per nulla. Il lampredotto però viene sempre (e ci mancherebbe) preparato al momento, ed in tutta onestà non ha assolutamente niente da invidiare a quello fornito da altri lampredottai meno “turistici”, anzi direi che si eleva anche al di sopra della media.
Leggermente sotto la media invece il bollito, risultato, almeno nella mia ultima prova, un po’ troppo stopposo e poco saporito. Nella media le salse, solo verde e piccante, nel rispetto della tradizione. In genere evito il gottino di vino, dato che purtroppo la qualità universale di quello fornito è assai scarsa. Il prezzo del panino è di 3,50 € assolutamente nella media.
In conclusione si tratta di un onesto trippaio che nonostante l’afflusso turistico riesce comunque a rispettare le tradizioni e che rispetto a tutti gli altri ha il grandissimo vantaggio di essere praticamente l’unico aperto anche di domenica.